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mercoledì 14 gennaio 2015

Libertà per gli Stati membri di limitare o di vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio. Un "Cavallo di Troia"

Questa "libertà" introdotta dalla Direttiva UE, con ogni probabilità sarà adottata nel nostro Paese. Quando l'Italia avrà adottato questa libertà, gli allevatori continueranno comunque ad allevare il bestiame con mangime OGM di importazione e, con ogni probabilità, la produzione interna di mangime animale, "Non OGM", sarà destinato ai biodigestori. Una cosa a dir poco folle!

Qualcuno penserà ad una cosa assurda, invece è proprio così, in relazione alle regole di mercato che ci siamo dati, ovvero quelle del WTO.
In particolare, in Italia sarà vietato coltivare piante OGM, ma non sarà vietato importarle per destinarle all’alimentazione animale. Già questo fatto è assurdo e determina una sorta di concorrenza sleale tra gli stessi allevatori, in quanto i mangimi OGM hanno un costo decisamente più basso di quelli certificati “OGM Free”, mentre i prodotti ottenuti dalla trasformazione hanno lo stesso prezzo. In pratica chi utilizza mangimi OGM, spende di meno e incassa lo stesso prezzo per i derivati ottenuti……veramente assurdo……tra qualche anno assisteremo sicuramente a proteste di piazza per questo fatto, poiché anche gli allevatori che non vogliono adottare gli OGM, saranno costretti a farlo dal mercato, in quanto i margini economici si restringeranno sempre più (pure loro tengono famiglia).
Se qualcuno pensa che questo non sia vero è sufficiente osservare il bollettino della “Borsa Merci di Bologna”.
Per il mais il confronto tra convenzionale e OGM non è fattibile, in quanto il bollettino non riporta specificamente prezzi diversi per la granella, anche in relazione al fatto che il mangime viene importato sotto forma di farina. E’ possibile, invece, il confronto con la soia, poiché il bollettino riporta esplicitamente prezzi diversi per derivati di soia di importazione estera (quasi tutta OGM) o derivati certificati “OGM Free”. In particolare, il bollettino del 14 novembre 2013 riporta i seguenti prezzi:

                                                         
FARINE VEGETALI DI ESTR. (2)
Soia tostata integ. Nazion. (prot. 44% stq)
14 novembre 2013
476,00
477,00
7 novembre 2013
478,00
479,00
-2,00
-2,00
Soia tostata integ. estera (prot. 44% stq)
14 novembre 2013
474,00
475,00
7 novembre 2013
476,00
477,00
-2,00
-2,00
Soia Tostata integ. Naz. non deriv. OGM
14 novembre 2013
499,00
500,00
7 novembre 2013
489,00
490,00
10,00
10,00
Soia Tostata integ. Estera non deriv. OGM
14 novembre 2013
497,00
498,00
7 novembre 2013
487,00
488,00
10,00
10,00
Soia Tostata Decorticata naz.
14 novembre 2013
481,00
483,00
7 novembre 2013
486,00
488,00
-5,00
-5,00
Soia Tostata Decorticata estera
14 novembre 2013
478,00
480,00
7 novembre 2013
483,00
485,00
-5,00
-5,00
Soia Tostata Decorticata naz.non deriv. OGM
14 novembre 2013
543,00
545,00
7 novembre 2013
533,00
535,00
10,00
10,00
Soia Tostata Decorticata est.non deriv. OGM
14 novembre 2013
540,00
542,00
7 novembre 2013
530,00
532,00
10,00
10,00

E’ interessante notare il diverso prezzo, sempre superiore, dei trasformati di soia non derivanti da OGM, rispetto a quelli OGM. In particolare:
-         Soia tostata integrale Estera non derivante OGM, ........497/498 €/T
-         Soia tostata integrale Estera………………………….…….474/475 €/T

Una differenza di 24/25 €/T, pari al 5% circa.

-         Soia tostata Decorticata estera non derivante OGM………….540/542 €/T
-         Soia tostata Decorticata estera……………………….……….478/480 €/T

Una differenza di 60/62 €/T, pari all’11% circa.

Da questi elementi possiamo porci una domanda: fino a quando gli allevatori che utilizzano mangimi convenzionali saranno disposti a produrre i loro derivati zootecnici (carne, latte, uova, ecc.) ai costi del convenzionale, per poi vendere ai prezzi del transgenico?

Questa nuova norma è zoppa, poichè non prevede l'etichettatura dei derivati da mangimi OGM. In questa situazione troveremo sul mercato latte ottenuto allevando le vacche con mangime OGM (meno costoso), che avrà lo stesso prezzo del latte ottenuto senza OGM (più costoso). Dopo qualche anno gli allevatori sicuramente protesteranno, in quanto non saranno in grado di comprendere la motivazione che impedisce la coltivazione di OGM sul nostro territorio, ma che nello stesso tempo non impedisce di utilizzarli per l'alimentazione del bestiame. Una situazione assurda.

Questa nuova norma sarà un "Cavallo di Troia", che agevolerà l'introduzione degli OGM