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venerdì 16 novembre 2012

AFLATOSSINE NELL’UE E NEGLI STATI UNITI. LA DIMOSTRAZIONE CHE GLI OGM NON SONO SUFFICIENTI A RISOLVERE IL PROBLEMA

Nell’Unione Europea i limiti massimi di aflatossine sono quelli stabiliti dal Reg. Ce 165/2010, che prevede per il mais valori differenti a seconda della destinazione. In particolare, per l’alimentazione umana è consentita la presenza di 5 ppb - parti per miliardo - per l’aflatossina B1 e 10 ppb per le B1+B2+G1+G2, mentre per l’alimentazione animale è consentita la presenza di 20 ppb per la B1. 

Nel latte crudo, nel latte trattato termicamente e nel latte destinato alla fabbricazione di prodotti a base di latte, il tenore massimo è di 0,05 ppb di aflatossina M1.

Diversa è la legislazione americana, in particolare per le aflatossine nei prodotti destinati all’alimentazione animale. La normativa Usa, infatti, distingue i limiti massimi a seconda della specie e del periodo di vita dell’animale e varia notevolmente, passando dal valore minimo di 20 ppb nei prodotti a base di mais per mangimi destinati alle vacche da latte (stesso limite massimo ammesso nei Paesi che fanno parte dell'UE), fino ad un massimo di 300 ppb per quelli destinati ai bovini in finissaggio (15 volte superiore a quello massimo ammesso nei Paesi dell'UE).

Negli U.S.A. può accadere poi che in particolari annate, a causa di eventi climatici sfavorevoli, i limiti possano anche essere ritoccati:




Nel nostro Paese i Limiti Massimi Tollerabili di aflatossine in prodotti destinati all’alimentazione  umana (espressi in µg/Kg ) sono riportati nella Direttiva 2006/1881/CE e sono pari, come si è detto, a 0,05 ppb per l’aflatossina M1 nel latte crudo e in quello termicamente trattato. Al limite massimo comunitario si sono adeguati anche alcuni Paesi asiatici, africani e dell’America Latina.  

In netto contrasto con quanto prescritto nei Paesi dell’UE, sono gli U.S.A., alcuni Paesi dell’Europa orientale e diversi Paesi asiatici, che hanno adottato un limite 10 volte superiore, ovvero 0.50 ppb, limite  adottato anche dal Codex Alimentarius nel 2001. 

Si può concludere che il valore massimo consentito  per l’aflatossina M1 nel latte adottato dall’UE è tra i più bassi al mondo e che questo limite è ottenuto senza la coltivazione di mais OGM. Pertanto, l'utilizzazione di mais Bt, da sola, non è sufficiente a garantire un basso contenuto di aflatossine nei mangimi. Se così fosse negli USA non sarebbe ammesso  un limite così elevato.

Senza entrare nel dibattito sulla possibilità o opportunità di richiedere o meno una modifica nella normativa europea sui tenori massimi di aflatossine nel mais, va precisato che questa procedura è lunga e complessa, anche perché richiede che siano prodotte nuove informazioni scientifiche, che devono essere valutate dall’Efsa (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare) e dal Comitato permanente della catena alimentare della salute animale.